L’ultima volta che ho scritto un articolo sul blog c’era ancora Papa Francesco, pensa un po’. E’ poco più di un mese, ma sembra un’eternità, scusami tanto, lo so che ti sei preoccupato. Per la prima volta, dopo oltre tre anni e mezzo di onorata puntualità, ho bucato l’appuntamento mensile. Ma il fatto è che da diversi mesi sto passando più tempo nelle scuole che a casa: evidentemente dovevo ancora imparare molto! E sto accumulando temi ed esperienze formative che trasformerò anche in articoli per te, dunque non preoccuparti, il gap sarà presto recuperato, ora intanto ti racconto qualcosa in breve (si fa per dire).
Sfide all’AI
Seguendo uno dei punti programmatici di Papa Leone XIV – le sfide dell’AI – eccoti un’esperienza diretta, che sfida appunto l’Intelligenza Artificiale.
In un’epoca in cui si dice che si perderanno lavori di ogni tipo a causa dell’AI, io invece interpretando i segni dei tempi sarò costretto a dimettermi dando spazio a giovani in carne e ossa. Il mio prossimo libro lo scriverà una delle ragazze di cui leggerai più sotto. Il blog potrà essere l’occupazione dell’altra e, se disegnano bene, magari faranno loro le prossime Te-Shirt. Leggi infatti come hanno sintetizzato egregiamente – coi loro occhi vicini al cuore – l’oretta che ho trascorso nelle loro classi in un Liceo a Catanzaro e dimmi se non vale la pena farsi da parte. Ti regalo i loro “articoli” scritti senza aiuto di Chat Gpt!
Certo, a dire il vero sembra che siano stati aiutati da Chat CTV, una nuova App di intelligenza naturale generativa di originalità o meglio CreacTiVa. A loro, infatti, è bastata una chiacchierata (chat) di un’ora in classe per generare molta gioia e fiducia nel futuro. Un po’ di relazione normale e un po’ di racconti originali, presi dal libro della Vita e dal libro Venti d’amore, e …taac! Leggi qui cosa sintetizzano e poi dimmi che ne pensi. Se vuoi, scrivimi pure… Se non riesci a scrivermi, chiedilo a Chat CTV!
Essere autentici
A.C,2F: A volte nella vita si seguono percorsi già tracciati, camminando in linea retta senza mai uscire dai binari. Così ha fatto Marco per anni, vivendo una vita forse comoda ma priva di un vero significato. Un giorno però qualcosa è cambiato quando ha deciso di fare un’ adozione a distanza, questo ha aperto un varco nella visione del mondo guardando la vita con nuovi occhi. Ha deciso allora di diventare un missionario in Africa per aiutare le persone meno fortunate ma che comunque nella loro semplicità riescono sempre ad essere felici e sorridere anche di fronte alle difficoltà, diventando così il protagonista della sua vita e non più uno spettatore, anche se molte persone non pensavano che ci sarebbe mai riuscito. Ha creato un brand, non solo per vendere qualcosa, ma per comunicare valori, idee e storie anche attraverso il suo libro. Quel marchio è diventato l’espressione di una nuova identità, costruita su esperienze vissute, scelte coraggiose e incontri che lo hanno cambiato. Oggi porta con sé un bagaglio pieno di esperienze vere, lontane dalle regole non scritte della società, vivendo per quello che si crede davvero. Il suo percorso dimostra che non è mai troppo tardi per cambiare rotta e che il vero successo si misura con il coraggio di scegliere una vita che rispecchi ciò che siamo nel profondo.
Una delle poesie che sono state trattate nel libro sono “Libri con le ali”, che trasmette un messaggio di speranza e conoscenza attraverso le parole. Descrive come i libri possano aiutare le persone a superare le difficoltà ed enfatizzando l’importanza della cultura e dell’istruzione, ma anche la spensieratezza nello scrivere che sembra come dipingere un quadro che salva padri e madri.
Una seconda poesia è “Oltre il tuo naso “che fa riflettere sulle varie culture sottolineando l’importanza di guardare oltre le nostre differenze e coltivare relazioni con gli altri, l’importanza di essere autentici e cercare una connessione con le persone intorno a noi
Il più grande insegnamento
A.M.M,1A: Quante persone incontriamo nella nostra vita? Tante, così molteplici e diverse che fatichiamo a ricordare quante ne abbiamo viste. E’ come una sorta di gioco combinato dal destino quando incontri qualcuno per strada, a scuola, al lavoro, al supermercato, al parco, ovunque andiamo ci può capitare di vedere un sorriso sincero o forzato, uno sguardo pieno di lacrime o allegro, un viso tranquillo o totalmente inespressivo. Quante storie si celano dietro ogni persona incontrata che ci viene sempre più difficile in una società ultra veloce ed individualista come la nostra fermarsi a pensare e riflettere sui vissuti altrui e non solo a quelli personali. Soprattutto a scuola, luogo ritenuto “la palestra della vita”, dove alunni e docenti dovrebbero allenarsi non solo ad applicare formule e declinare sostantivi ma anche essere persone migliori, fuori dai binari e le regole imposte dalle mode e le convenzioni, saper ascoltare gli altri per apprendere molto di più rispetto a ciò che è contenuto in un freddo volume di geometria analitica o storia, imparare ad osservare negli occhi di chi ci sta dinnanzi per sentire quello che prova e aiutarsi a vicenda.
In un normalissimo sabato, senza troppo preavviso, una classe liceale non si è confrontata con l’autore di un libro, ma con un uomo umile che ha ricevuto un grande dono: la capacità di amare e aiutare il prossimo. Tale caratteristica è sempre meno comune tra le persone e la volontà di trasmettere le proprie esperienze e i propri consigli si vanifica ogni giorno perché tutti percorriamo una strada a senso unico viaggiando in senso parallelo. Ma trasportati dal vento arrivano i pochi anarchici dal cuore grande e dagli occhi colmi di luce che hanno il coraggio di narrare la loro avventura del grande viaggio che chiamiamo vita, delle persone che hanno conosciuto, delle esperienze vissute, degli sbagli fatti e le vittorie raggiunte. Con l’incontro di Sabato abbiamo appreso tutto questo e che la vera magia presente tra noi è la luce negli sguardi non solo di chi è abbiente, famoso e agiato, ma anche nel sorriso genuino di un bambino che non ha nulla e gioca nel fango, negli occhi di un ragazzo con poche risorse ma grandi sogni, una giovane donna che tiene il suo talento chiuso in un cassetto o un genitore che si rende conto dei suoi sbagli e delle sue incertezze. Tale insegnamento è stato donato a noi da una persona buona e coraggiosa che ha avuto la forza di stravolgere la sua vita per vivere nel nome dell’amore.
Quell’amore che possiamo trovare nello sguardo e nelle storie di chi ci circonda che sono il più grande insegnamento che si possa acquisire.
Insegnanti coraggiose
Quando ti riprendi dallo svenimento per ciò che hai letto, ti dico che, non solo queste due ragazze sono di 1° e 2° Liceo, ma non hanno nemmeno copiato nulla dal web! E ti risparmio i quindici commenti scritti ricevuti dai ragazzi, uno più bello e fresco dell’altro. Se vuoi te li invio, cercherò di compattarli ed inviarli agli iscritti alla newsletter intanto. E mi dicevano che questi ragazzi non si esprimono mai, incredibile! Le hai lette le statistiche? … Ma, tieniti forte, la professoressa che ha organizzato questi incontri a scuola insegna Biologia e, per prepararli agli incontri, ha pensato bene di far leggere ai ragazzi delle sue 4 classi due poesie dal mio libro (notoriamente un libro di Biologia no?). Angela non è un’insegnante normale, concordi? Voleva che i “suoi” ragazzi si esprimessero in libertà lontano dalle aspettative della scuola, stimolati da un incontro fuori dall’ordinario con contenuti a loro vicini. Un’ora in ogni classe, per non fare massa ma avere relazione.
Si, non è normale dai, è eccezionale e pure contagiosa! Al punto che la sua amica e collega ha insistito perché incontrassi anche una delle sue classi. E’ proprio per colpa di Mira, in verità, che sono dovuto scendere a Catanzaro un giorno prima, perché ha voluto a tutti i costi che organizzare con me un Dialogo sulla Creatività dopo aver letto il mio libro.
Ed ha voluto iniziare l’incontro partendo da una fotografia che l’aveva colpita. Approccio anche questo molto originale.
Metodologia normale fuori dall’ordinario
Mentre in Inghilterra sta per partire una scuola dove gli insegnanti sono sostituiti da un sistema di Intelligenza artificiale… ho incontrato metodologie di insegnamento rivoluzionarie e collaborato con insegnanti in carne ed ossa! Ormai è evidente come stia prendendo forma quello che si potrebbe chiamare un Creactivo Lab, che offre un contributo utile ai ragazzi come ai prof desiderosi di incontrare i loro ragazzi fuori dagli schemi ordinari dai quali, statistiche alla mano, sono compressi e sempre più delusi. Se sei curioso di sapere anche altro dell’iniziativa direttamente dalle voci di queste due insegnanti, intanto puoi leggere qui e qui i due loro articoli.
Poi, abbi ancora un po’ di pazienza, a breve ti intratterrò ancora sul tema Creactivo a scuola… Fremo di raccontarti in particolare anche il progetto FuoriDaiBinari con un Liceo Artistico nella provincia di Lecce. Merita il giusto spazio nel prossimo articolo magari
Pensa, grazie alla Creactività stimolata ci saranno a breve anche nuove Te-Shirt della serie Creactivo con i giovani artisti. Una vera potenza probabilmente replicabile in altre scuole. Se ci segui sui social avrai già visto qualche foto o video. Ma se fremi dalla curiosità, chiedimi in privato. O chiedilo a Chat CTV!
Marco Casuccio
2 commenti su “Chat CTV”
Sei straordinario!
Grazie per la Potenza dell’Amore che trasmetti…..fuori dai binari….
Annalisa
❤️Grazie,Straordinario è l’Amore che ho ricevuto e visto in azione,è vero..:-)